Orecchini Crisoprasio

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Orecchini Crisoprasio (crisoprasioametistaoro)

Disegnati e realizzati a mano da Pestelli Creazioni

Disponibile

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Descrizione

Orecchini Crisoprasio (crisoprasioametistaoro) disegnati e realizzati a mano da Pestelli Creazioni.

Altezza: 3 cm

Il Crisoprasio è ricercatissimo sin dall’antichità. Esaltato da Plinio, che l’associava alla Dea Venere, e dalla mistica Hildegard von Bingen, il Crisoprasio fu reso famoso da Federico II di Prussia che ne fece fare oggetti preziosi di ogni genere. E’ una varietà di calcedonio dalle qualità sorprendenti. La più nota è quella di mutare di colore, impallidendo, esposto alla luce o al calore, per poi tornare come prima rimesso in un ambiente umido. Ciò accade per effetto della disidratazione del silicato di nichelio che gli dona la bellissima colorazione verde. A questa pietra sono state attribuite nel passato proprietà quasi magiche: si credeva infatti che aiutasse a comprendere le proprie dimensioni spirituali, infondere fiduccia e sicurezza e liberare dai cattivi pensieri e dagli incubi. In cristalloterapia invece si ritiene che il Crisoprasio disintossichi e purifichi l’organismo combattendo le infezioni, aiutando il fegato e la sfera sessuale.

L’Ametista è una delle pietre più belle del gruppo dei Quarzi cristallini. Leggenda vuole che sia stata creata dal dio del vino, Dionisio per gli antichi greci e Bacco per gli antichi romani. La storia parla di Dioniso, che voleva la giovane Ametista, e di Artemide, che per salvarla da lui la trasformò in cristallo trasparente. Dioniso si arrabbiò e scagliò il suo calice di vino rosso sul cristallo che si colorò e divenne la pietra che conosciamo. All’Ametista vengono anche attribuite numerose forze soprannaturali, tra cui il potere di guarire i malanni. Leonardo da Vinci scrisse che l’Ametista era in grado di scacciare i cattivi pensieri e di acuire l’intelligenza, mentre Plinio il Vecchio sosteneva fosse un amuleto contro la stregoneria e un talismano per coloro che presentano suppliche. Molto tempo prima che gli imperatori romani adottassero la porpora vivida, chiamata “toga picta”, furono Faraoni, Regine e Re a fare dell’Ametista un potente simbolo della sovranità. Dal sigillo di Cleopatra alla collana di Ametista della regina Charlotte, l’Ametista è sempre stata legata al potere. Non sorprende quindi che questa gemma fosse molto amata anche nel medioevo dal clero cattolico. Ritenendo che favorisse il celibato, divenne subito nota come “pietra papale” e ancora oggi i vescovi portano al dito anelli di Ametista.

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